Volendo sintetizzare tempi e numeri di progetto, si potrebbe riassumere “ImmagineRO” con “Immaginare una Città a misura di giovani da zero a cento”.

Zero è l’espressione di una necessità di ripartenza finalmente esprimibile a conclusione di un’emergenza sanitaria durata 25 mesi, con le nuove generazioni.

Gli adolescenti e i giovani che più di tutti avevano subito il trauma della pandemia necessitavano di opportunità di ascolto, confronto e speranza che le azioni di Next Generation Ro hanno cercato di offrire.

Da zero a cento

Cento giorni di progetto, cento delegati a confronto agli Stati generali dei giovani

Poco più di cento sono i giorni di effettiva operatività che hanno permesso ai cento delegati degli Stati Generali di condividere i presupposti sui quali costruire le azioni future.

Se ad ogni nuovo giorno, ogni progetto vedesse il coinvolgimento di un nuovo soggetto attivo, sarebbe possibile intravvedere il potenziale che si è cercato di innescare, destinato a proseguire oltre i tempi di finanziamento.

Gli esiti sintetizzati nel presente il documento rappresentano un orientamento che vede in ImmagineRO un’esperienza di consultazione con giovani e comunità dal carattere fondativo, dai più definito come “un nuovo punto di partenza”.
La rielaborazione delle tesi dei gruppi di lavoro e dei feedback raccolti nel mese successivo agli stati generali con “under 30” e “rete territoriale” si candida, dunque, a milestone del lavoro di comunità nel territorio con il quale confrontarsi per il prossimo periodo.
“Verso una Città a misura di giovani” unisce la visione di una Rovigo certo irraggiungibile nella misura di sviluppo e perfezione proposta, ma in cui sono chiaramente individuate le rotte da seguire. A partire dalla garanzia di alcune condizioni di partenza, quali l’assunzione di un patto tra amministrazione, giovani e territorio, dieci i punti sui quali attivare altrettanti cantieri di sviluppo locale con le nuove generazioni, con una premessa che vuole essere al tempo stesso impegno, obiettivo e prospettiva metodologica.

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1. ASCOLTO

1. ASCOLTO

L’ascolto e il confronto come presupposti e metodo per costruire futuro, a partire da bisogni e aspirazioni.

2. COMPETENZE

2. COMPETENZE

Il riconoscimento, la valorizzazione e lo sviluppo delle competenze dei giovani in un contesto dinamico, in cui potersi mettere in gioco.

3. RETE

Tavilo PLAY

La crescita di una rete territoriale attiva e attivante, capace di darsi continuità e prospettiva d’azione.

4. COMUNICAZIONE

4. COMUNICAZIONE

La comunicazione efficace e inclusiva, in grado di adattarsi a linguaggi in evoluzione rendendosi utile e interessante.

5. SPAZI

5. SPAZI

Gli spazi come piattaforma indispensabile per partecipare, agire e abitare la Città con soluzioni dedicate a target specifici, condividendo quelli disponibili e rigenerando quelli esistenti rendendoli accessibili.

6. INNOVAZIONE

6. INNOVAZIONE

Restituire cittadinanza all’informalità, alle esperienze anche temporanee e alle contaminazioni, in una prospettiva aperta all’innovazione, per innescare sperimentazioni e nuovi apprendimenti.

7. OPPORTUNITA’

7. OPPORTUNITA’

Il territorio e le sue risorse visti come un’infinita combinazione di esperienze possibili, una fucina di opportunità con le quali entrare in connessione con progettualità proprie, grazie a bandi e attività di supporto.

8. IDENTITA’

8. IDENTITA’

Il racconto della città nascosta e di quella possibile per coltivare visioni comuni sulle quali impegnarsi e costruire un’identità condivisa.

9. COMUNITA’ EDUCANTE

9. COMUNITA’ EDUCANTE

L’individuazione di figure che facilitino, accolgano istanze, promuovano le relazioni, animino la comunicazione e il dibattito pubblico a fianco dei giovani, nella comunità.

10. CITTA’ IN MOVIMENTO

10. CITTA’ IN MOVIMENTO

La Rovigo che cambia, che cresce e in cui riconoscersi perché sostenibile, inclusiva e disposta a mettersi in cammino a partire dai propri cittadini.